Ad Hannover si è chiusa EroFame, la fiera internazionale di riferimento in Europa per chi lavora nell’industria erotica. Come ogni ottobre negli ultimi 10 anni, produttori e distributori del settore hanno mostrato i loro pezzi migliori e le ultime novità in fatto di sex toy, lubrificanti, cosmetici erotici, condom, lingerie e indumenti fetish.
Quest’anno la fiera è stata aperta con un giorno di anticipo a pochi invitati selezionati che hanno potuto assistere all’ambitissimo evento in grande stile di Wow Tech group. L’azienda è nata di recente dall’unione di due marchi longevi e leader di settore, Womanizer e We-Vibe, che hanno donato al mondo, rispettivamente, quelli che gli esperti del piacere conoscono come il “succhia-clitoride” – che a dispetto del famigerato nome non funziona come un’aspirapolvere per genitali ma stimola l’organo erettile femminile con ondine d’aria che arrivano in profondità – e il “vibratore per coppie” con l’iconica forma a C, progettato per essere indossato dal partner dotato di vulva e vagina durante il rapporto sessuale lasciando posto per il pene. Dopo essersi proficuamente dedicati a lungo al piacere femminile, questi brand si preparano a innovare anche in campo di masturbazione maschile con il lancio annunciato di una collezione di sex toy per il pene che uniranno design, funzionalità e tecnologia.

Wow Tech Group ha catalizzato l’attenzione anche durante i tre giorni di fiera, dove ha sguinzagliato un clitoride gigante di peluche e il suo fidato amico succhia-clitoride nell’iconica forma del Womanizer Premium – il più raffinato ed elaborato tra i pionieri della suzione clitoridea gentile, che hanno girato per il polo fieristico collezionando selfie con i visitatori.

A differenza delle edizioni precedenti, l’innovazione non si è manifestata tanto sul piano tecnologico quanto su quello culturale.
Sembra che la missione non sia più solo sfornare aggeggi fallici e mirabolanti congegni dell’orgasmo, ma che i brand si stiano impegnando per fare un uso più ragionato delle tecnologie disponibili al fine di ridefinire l’esperienza sessuale oltre i confini del sesso meramente penetrativo e spostare l’attenzione sul piacere vissuto in tutte le sue forme.
Resistono ovviamente le copie economiche di dubbia fattura dei sex toy più agognati, i corpi inermi delle bambole del sesso, tecnologicamente lontani anni luce dai tanto temuti e discussi sexbot cyborg che minacciano di sostituire gli amanti in carne e ossa ma che rimangono ancora solo dei prototipi, e i prodotti che promettono effetti astringenti sulla vagina e la sensazione di essere “di nuovo vergine”, perpetuando l’idea malsana che sia più importante assecondare uno sterile ideale di genitale perfetto piuttosto che abbracciare la propria unicità e ricercare il piacere dando ascolto al proprio corpo e ai propri desideri.
Ma al di là della barricata della produzione sconsiderata esiste una schiera di marchi e imprenditori illuminati che provano a rivoluzionare la ricerca del piacere e a ragionare fuori dagli stereotipi, contribuendo a una rivoluzione culturale e sessuale.

La novità di casa FunFactory, brand tedesco che ha dato i natali al noto vibratore a forma di bruco, si chiama Be One e consiste in un mini vibratore che si innesta tra le dita diventando un dito aggiuntivo vibrante da utilizzare per massaggiare il corpo e far scorrere sull’organo sessuale più esteso che abbiamo: la pelle.
Lelo, il marchio dei sex toy di lusso che non ha bisogno di presentazioni, ha presentato la versione rivisitata del Sona, lo stimolatore clitorideo a onde e pulsazioni soniche che promette orgasmi inediti, completamente diversi da quelli provati prima. Il Sona 2 si presenta con una veste esteticamente molto simile al suo predecessore ma con un beccuccio più ampio in grado di diffondere la stimolazione e un’intensità di partenza più soft che risulta più approcciabile dai clitoridi sensibili, dando ascolto ai feedback raccolti dai fruitori dei giochini di fama mondiale.
Il mercato dei sex toy per pene-dotati sta finalmente fiorendo oltre le vagine di plastica color carne morta con le forme anatomiche delle pornostar. Tenga si conferma leader di settore e brand rivoluzionario che per primo ha trasformato i surrogati di fori genitali femminili in bellissimi oggetti di design progettati per offrire un’esperienza di piacere completamente nuova. Tra i nuovi player ad affacciarsi su questo mercato, l’americana Svakom che ha presentato Alex, una guaina texturizzata per massaggiare il pene che si installa in quello che sembra un frullatore del piacere dotato di base con motore in grado di impartire un movimento automatico avanti e indietro per simulare la masturbazione manuale.
In area cosmetici e lubrificanti si prediligono i materiali naturali, organici, vegani, che rispettano il corpo e anche l’ambiente. Menzione d’onore a Exsens, brand giovane che utilizza ingredienti da agricoltura biologica e acqua ultrapura per offrire un’esperienza sensoriale ludica e golosa con olii massaggio glitterati, al gusto Sex on the Beach, balsami stimolanti per i capezzoli alla ciliegia.

Sullo stand di Bijoux Indiscrets, marchio spagnolo dei bellissimi harness in pelle vegana ispirati al bondage, campeggiava la scritta al neon SLOW SEX che lanciava ufficialmente l’omonima linea di cosmetici: gel riscaldanti, balsami per le labbra per il sesso orale, spray per aumentare la salivazione, gel idratanti per giocare fluidamente con le dita. Avvolti in un packaging super minimal dai colori gender-neutral bianco e trasparente, i nuovi prodotti invitano tutti i corpi, indipendentemente dal genere, a esplorarsi e interagire, e a pensare a quelli che siamo soliti chiamare “preliminari” come un piatto principale nel menù delle possibilità di esplorazione sessuale invece che come un fugace antipasto.
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Sul lato abbigliamento le novità più interessanti sono gli indumenti in latex stampato in 3D del marchio polacco Ledapol e la lingerie made in Germany di Spitzenjunge che sfida i canoni estetici e gli stereotipi dii genere e porta l’estetica dell’intimo femminile in quello maschile, realizzando slip, boxer e canottiere con pizzi e tessuti satinati e vedo-non-vedo, e che quest’anno ha lanciato la lingerie coordinata per lei e per lui.

Se in tutto questo c’è una morale, è che l’esperienza sessuale parte prima di tutto dalla nostra testa e dall’ascolto dei nostri bisogni e dei nostri desideri, ed è un’esperienza profondamente umana; e che gli oggetti sono solo oggetti che possiamo portare dentro la ricerca del piacere per rendere il viaggio più stimolante.