Molte persone che vorrebbero avvicinarsi a questa pratica si fanno frenare dalla paura di non avere il fisico adatto e di sentirsi a disagio nel confronto con altri corpi nudi.
Ma al contrario di quello che succede ogni giorno in questa che è l’era della vetrinizzazione sociale del corpo (dovuta anche all’impatto massivo dei social), nella pratica del naturismo il corpo non esiste per appagare lo sguardo altrui, non si esibisce per altr*, non deve sottostare a nessun canone estetico e non deve attendere nessuna validazione.
Il corpo naturista o nudista è un corpo che si riappropria della libertà, non solo dai vestiti ma da qualsiasi tipo di ideale, costrizione sociale, giudizio e dinamica performativa e di competizione.
I luoghi naturisti sono frequentati da persone e corpi di tutte le età e tutte le forme, che ricercano uno stato di libertà, benessere, rilassatezza e armonia con gli altri corpi e con l’ambiente.
Non solo la pratica del naturismo non impone standard fisici e non discrimina i corpi, ma può avere un ruolo determinante nell’accompagnare le persone a riconnettersi con il proprio corpo, a riconoscerlo come proprio e abbracciarlo per intero con tutte le peculiarità (belle o brutte, amate o odiate) che rendono quel corpo unico e vivo.
Quindi, se volete fare un’esperienza naturista, non aspettate di avere il fisico perfetto, l’addominale definito, i chili in meno o in più o distribuiti in modo ottimale, ma andatevi a prendere quella libertà che solo voi potete regalarvi.
Questo contenuto è stato creato mentre eravamo nel Borgo Corniola, un B&B naturista immerso nel verde delle colline Toscane, tra Firenze e Faenza, che ci ha ospitato durante la creazione di questa serie di contenuti sul naturismo. Si può soggiornare in una delle tre camere ricavate nelle strutture in pietra risalenti al 1200 o dedicarsi al relax e alla cura di sé nella vasca idromassaggio esterna, nella sauna finlandese o lungo il torrente.
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